Il dott. Valerio Colangeli intervista la dott.ssa Chiara Tozzi, psicologa, sceneggiatrice, analista e psicoterapeuta junghiana AIPA-IAAP, esperta della tecnica di immaginazione attiva.
Nell’intervista si indagano più aspetti partendo dalle due anime professionali della dottoressa, sceneggiatrice e psicoterapeuta psicologa analista. Si parla dell’intrinseca connessione tra queste due vite e della “permeabilità della membrana tra coscienza e inconscio tipica degli artisti” (Jung, saggio “La funzione trascendente”).
Si esplora inoltre il concetto di immaginazione attiva, nello specifico trattando del rapporto tra immaginazione attiva e pensiero creativo. Il punto di approdo dell’intervista è rappresentato dal passaggio dalla tecnica dell’immaginazione attiva – descritta da Jung e ripresa da von Franz seguendo le quattro fasi – all’atteggiamento di immaginazione attiva che è, secondo la dottoressa, esso stesso immaginazione attiva. L’atteggiamento di immaginazione attiva consente un dialogo tra Io e inconscio, l’Io difatti “riesce a spostarsi, a porsi in simmetria e a lasciare spazio al sé”. Con l’esperienza dell’immaginazione attiva si diventa “capaci di vivere nella vita di tutti i giorni in una relazione simmetrica sempre, sia nel dialogo con noi stessi che con gli altri”.
L’intervento si conclude con la lettura di una poesia di Bianca Garufi, sottolineando come “in un momento in cui il mondo è costantemente diverso, c’è da una parte tanta rigidità, ma in una prospettiva sotterranea c’è tanto desiderio di immagini autentiche”.
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